21 Novembre 2024
Donna con la mascherina, seduta in mezzo a un prato fiorito

Allergie primaverili: tra antistaminici più efficaci e rimedi naturali

È arrivata la primavera! Oppure no? Ve lo dirà certamente il vostro naso, non inteso come “fiuto”, ma proprio come organo sensibile alla fioritura intorno a noi! Perché sta per tornare, ahimè, la sequela di starnuti, riniti, lacrimucce associati alle allergie di primavera, e nel peggiore dei casi anche alcune brevi ma intense crisi respiratorie con asma.

Le allergie primaverili sono, infatti,  una forte reazione di difesa del nostro sistema immunitario nei confronti di sostanze presenti nell’ambiente e in natura, come il polline, rilasciato dalle piante erbacee, o come le spore rilasciate dalle muffe, che vengono erroneamente riconosciute come sostanze dannose per l’organismo. Questa reazione scatena, in alcune persone predisposte geneticamente, una serie di processi infiammatori a carico di tessuti e organi.

“A prima vista i sintomi delle allergie possono essere confusi con quelli di un innocuo raffreddore ma, se persistono, occorre rivolgersi al medico o, nel caso di piccoli pazienti, al pediatra. Se trascurati, infatti, possono diventare cronici con conseguenze importanti come rinosinusite, crisi d’arma e difficoltà respiratorie. Adottare alcuni accorgimenti e seguire le indicazioni terapeutiche del proprio medico consentirà di tenere sotto controllo i fastidi tipici dell’allergia”.

Prof.ssa Susanna Esposito. Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia

 
Indice

Donna che starnutisce in un campio di fiori


I sintomi delle allergie primaverili

I sintomi delle allergie primaverili sono molto simili a quelli di un comune raffreddore, ma differiscono per durata, per assenza di febbre e per la presenza di secrezioni nasali piuttosto acquose a differenza del muco denso e di colore giallastro tipico del raffreddore. I sintomi cambiano a seconda che si sia allergici a uno o più tipologie di polline o spore. Potremo quindi avere:

  • Stanchezza e irritabilità
  • Prurito al naso
  • Congestione nasale
  • Rinite allergica
  • Starnuti frequenti
  • Naso che cola
  • Prurito agli occhi
  • Congiuntivite
  • Lacrimazione
  • Mal di testa
  • Bruciore alla gola
  • Prurito, arrossamenti cutanei o gonfiore


Cause

Le allergie primaverili si sviluppano normalmente durante l’età scolare e l’adolescenza ma possono comparire a qualsiasi età, anche se in passato non si è mai sofferto di questo tipo di disturbi.
Tra le cause predisponenti c’è sicuramente il fattore genetico, ma anche i fattori ambientali come l’inquinamento atmosferico e le polveri sottili hanno un ruolo importante nell’insorgenza dell’allergia: è dimostrato, infatti, che le aree urbanizzate sono a maggior incidenza di allergia.
Ma la causa scatenante principale resta comunque il polline rilasciato dagli alberi, dai cespugli e dalle piante erbacee.
Tra le piante responsabili di emettere pollini allergenici ci sono:

  • Graminacee
  • Parietaria
  • Cipresso
  • Betulla
  • Ambrosia
  • Quercia
  • Ulivo
  • Mimosa

Anche negli ambienti domestici, però, possono essere presenti sostanze allergizzanti; le più comuni si trovano sulla cute di cani, gatti, uccelli e conigli che vivono in casa e sul materiale fecale degli acari che si annidano nei materassi di lana, sui tappeti e nella polvere.


Diagnosi e cura

Quando tutti i sintomi fanno pensare a un’allergia, il medico curante consiglierà senz’altro di sentire il parere di un allergologo. Sarà quest’ultimo, dopo aver studiato il quadro clinico e aver valutato la sintomatologia, a decidere i test da effettuare.

Solitamente gli esami più comuni che vengono eseguiti per la conferma di un’allergia in corso sono: esami del sangue e test cutanei.

In realtà non esiste una cura vera e propria per le allergie primaverili, ma c’è la possibilità di alleviarne i sintomi.

In commercio troviamo diversi tipi di medicinali che aiutano a contenere la risposta allergica. La scelta varia tra:

  • antistaminici più efficaci, presi per bocca, sono molto utili perché riducono prurito, starnuti, lacrimazione e secrezioni nasali.
  • spray nasale attenua i sintomi delle allergie primaverili e non ha particolari effetti collaterali. Si consiglia addirittura di iniziare ad usarlo prima della comparsa dei primi sintomi.
  • decongestionanti nasali forniscono un temporaneo sollievo dalla congestione nasale ma se ne sconsiglia un uso prolungato.

Quando, però, i sintomi sono più importanti, con eventuale interessamento dei bronchi, ci si orienterà verso una terapia desensibilizzante con un vaccino a basso dosaggio.
Grande beneficio si ottiene anche dalle inalazioni termali con acque sulfuree.

 

Rimedi naturali : vitamina c - rooibos - ribes nigrum

Chi soffre di allergie primaverili può trovare grande giovamento anche in diversi rimedi naturali. Tra questi, considerati come gli antistaminici più efficaci, ci sono: l'ortica, la quercetina, la bromelina e la vitamina C.

La Vitamina C dona sollievo perché, bloccando il rilascio di istamina, allevia l’infiammazione. L'adeguata assunzione quotidiana di vitamina C contribuisce ad una diminuzione dell'alterazione delle mucose nasali che caratterizza la rinite allergica. La possiamo assumerla introducendo nella nostra dieta il consumo di alimenti come agrumi, broccoli, peperoni, pomodori, spinaci (vedi immagine successiva).

Anche il Tè Rosso Africano (Rooibos) ha tantissime proprietà tra le quali  quella di fungere da antiallergico. Infatti, è in grado di ridurre i sintomi caratteristici delle allergie come: prurito, bruciore alla gola e  arrossamento a pelle, occhi e naso, fornendo un immediato sollievo grazie alla presenza di due flavonoidi : rutina e quercetina, che gli conferiscono proprietà antinfiammatorie e disinfiammanti.

Il Ribes Nigrum  è una pianta nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antistaminiche ed è indicata in caso di asma, riniti allergiche e croniche, bronchiti, laringiti, faringiti e congiuntivi. Se ne consiglia l’uso già da dicembre per prevenire le allergie primaverili.

Alimenti con più alta concentrazione di vitamina C per 100 g di prodotto: Ribes 200 mg, Peperoni 170 mg, Broccoli 89 mg, Kiwi 85 mg, Spinaci 54 mg, Fragole 54 mg, Tarassaco 52 mg, Arance e Limoni 50 mg, Pomodori 43 mg, Mandarini 42 mg


Rimedi omeopatici

Se si desidera prevenire con l'omeopatia ci sono due modi: i "vaccini dolci" (10 gocce di Vincetoxium e 10 di Sulphur, in preparazione omotossicologica, in poca acqua zuccherata, 3 volte al giorno, dimezzando la dose per i bimbi sotto i due anni); oppure il "tonico generale" (bere 50 gocce di Ribes Nigrum in macerato glicerico I Dh, da sciogliersi in poca acqua al mattino prima di colazione, scendendo a 5-10 gocce in succo di frutta una volta al giorno per i bimbi sotto i due anni).

 

Come proteggersi dalle allergie primaverili: consigli utili

Pochi e semplici accorgimenti potranno tornare utili per alleviare gli effetti delle allergie primaverili:

  1. Evitate passeggiate all’aria aperta quando i livelli di polline nell’aria sono particolarmente alti.
  2. Tenete chiuse porte e finestre per non far entrare in casa il polline e installate appositi condizionatori d’aria.
  3. Controllate il calendario dei pollini per capire quando è meglio stare all’aria aperta.
  4. Durante i mesi critici evitate di stendere i panni ad asciugare all’aperto.
  5. Lavati spesso le mani.
  6. Cambiate gli abiti dopo una passeggiata e fate una doccia per rimuovere le tracce di polline che si sono accumulate su cute e capelli.
  7. Togliete da casa tappeti e tende che sono ricettacolo di pollini e passate quotidianamente l’aspirapolvere.
  8. Evitate il fumo di sigaretta, lo smog e l’inquinamento, che concorrono allo sviluppo delle allergie.
  9. Mangiate in maniera oculata. Gli allergeni possono nascondersi anche nei cibi! Se si è allergici alle Betulacee, ad esempio, è meglio evitare di mangiare mele, banane, finocchi, prugne, carote, mandorle, sedano, nespole, pere, nocciole, patate, pesche, lamponi, prezzemolo, albicocche, noci, fragole, ciliegie e kiwi. Chi è sensibile alla fioritura delle Graminacee dovrebbe invece accantonare meloni, angurie, pomodori, pesche, albicocche, prugne, mandorle e agrumi e di nuovo ciliegie e kiwi. Se il fattore scatenante sono le Paritarie, escludere dalla dieta piselli, meloni, basilico, ciliegie e ortica. Infine, chi soffre per le Composite è bene stia lontano da sedano, meloni, angurie, mele, banane, zucca, camomilla, cicoria, tarassaco, castagne, prezzemolo, finocchio, olio di girasole, margarina e miele.
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