Sos tappo di cerume nelle orecchie: come comportarsi?
Condizione fondamentale per una buona qualità di vita è, senza dubbio, la capacità di sentire bene. In caso di riduzione dell’udito, una probabile causa potrebbe essere la presenza di un accumulo di cerume.
Il cerume è una sostanza prodotta dalla secrezione delle ghiandole ceruminose, presenti nella porzione cartilaginea del condotto uditivo esterno dell’orecchio con lo scopo di prevenirne l’essiccazione e di proteggerlo da pulviscolo e corpi estranei che vengono trattenuti (catturati) dal cerume. Il cerume si riconosce molto facilmente dal colore che varia dal giallo dorato al bruno scuro. Quando la desquamazione della cute è considerevole, i detriti epidermici di colore grigiastro si mescolano al cerume. Ha una consistenza abbastanza untuosa ed è costituito da proteine, lipidi e sali inorganici disciolti in acqua.
Altra funzione del cerume è quella di preservare l’orecchio da agenti infettivi (batteri, funghi e virus) grazie alla sua composizione chimica. Solitamente il cerume viene eliminato attraverso una lenta fuoriuscita verso il padiglione auricolare grazie alla naturale pendenza del condotto uditivo e ai movimenti mascellari. Le cellule che rivestono il condotto uditivo esterno sono dotate di ciglia che si muovono dall'interno verso l'esterno, spingendo impurità e cerume in eccesso al di fuori dell'orecchio. Questo meccanismo di self-cleaning (o auto detersione) rende l’orecchio un organo autosufficiente, per quanto riguarda la pulizia, in grado di badare a se stesso senza bisogno di aiuto esterno. Non sempre, però, avviene questa espulsione. Capita, infatti, che per eccessiva produzione e per scarsa solubilità, il cerume resti depositato all’interno del condotto uditivo generando quello che viene definito “tappo di cerume”.
Indice
Come si manifesta
Con l’avanzare dell’età, le ghiandole del condotto uditivo esterno cominciano ad atrofizzarsi, perciò il cerume diventa più secco e duro. Da recenti ricerche è emerso che solo nel 5% delle persone adulte è riscontrabile la presenza di un tappo di cerume, mentre negli anziani la percentuale sale fino al 65%. Alto rischio è registrato anche nei bambini, a causa delle ghiandole che tendono a essere iperattive, infatti i casi riscontrati sono circa il 10% del campione esaminato.
Il cerume, accumulandosi e mescolandosi a cellule epiteliali desquamate, può formare una incrostazione dura (tappo di cerume) che, ostruendo il condotto, potrebbe provocare diversi disturbi, quali:
- ipoacusia (a volte improvvisa, ad esempio dopo un bagno in mare);
- infiammazione;
- dolore;
- sensazione di orecchio chiuso e rumori tipo ovattati;
- ronzii;
- prurito;
- fuoriuscita di pus;
- gonfiore sia interno che esterno;
- autofonia e vertigini (nei casi più rari in cui il tappo di cerume preme sul timpano).
Nel caso di sintomi piuttosto gravi e persistenti non è consigliato optare per terapie fai-da-te. In questi casi è opportuno rivolgersi allo specialista, che provvederà ad asportare il tappo di cerume.
Prevenzione e rimedi
Per prevenire il problema, occorrerebbe rimuovere il cerume in eccesso con regolarità, ma senza utilizzare i bastoncini di cotone, perché potrebbero spingere il cerume in profondità, causando addirittura lacerazioni della membrana timpanica, eczemi, ferite lacero-contuse del condotto, ematomi e infezioni. È buona prassi pulire quotidianamente la parte più esterna del condotto uditivo con un fazzoletto (di stoffa e mai di carta) inumidito. I residui d’acqua dopo doccia o bagno vanno sempre eliminati, poiché il cerume è una sostanza igroscopica e a contatto con l’acqua tende ad aumentare la propria massa. Inoltre, l’acqua scioglie le componenti idrosolubili del cerume, compromettendo la pellicola protettiva che esso forma all’interno del condotto uditivo.
In caso di ostruzione del condotto uditivo, un buon rimedio è rappresentato dalle gocce emollienti: si trovano in farmacia e servono ad ammorbidire il tappo per favorirne l’eliminazione. Si instillano nell’orecchio alcune gocce (meglio se intiepidite) 2 o 3 volte al giorno, mantenendo l’orecchio verso l’alto massaggiandolo. Gli emollienti più usati sono a base di glicerolo, bicarbonato di sodio in glicerolo, perossido di carbamide e olio d’oliva.
In commercio ci sono numerosi spray a base di soluzione fisiologica per la pulizia dell’orecchio provvisti di un apposito beccuccio calibrato sul condotto uditivo, in grado di detergere senza danneggiare l’organo. Questi, pur avendo poca pressione per poter disgregare un tappo di cerume, sono sicuramente utili per l’igiene quotidiana e fungono da ottima prevenzione al tappo di cerume.
Segnaliamo anche i “coni di cera”. Si tratta di un sistema che sfrutta il calore. Vanno riscaldati e inseriti nel canale uditivo in modo perpendicolare all’orecchio dall’estremità opposta a quella riscaldata. Si comprano in farmacia e, attraverso la loro lenta combustione, possono sciogliere il cerume. Nell’utilizzare questo rimedio non è da sottovalutare il rischio di sgocciolamento di cera calda nel condotto uditivo e di ustione della cute intorno all’orecchio.
Citiamo anche il virtuoso olio d’oliva che, applicato nel canale, è in grado di combattere l’insecchimento interno, idratando e lenendo la parte interessata.
Intervento medico
Data la delicatezza dell’orecchio, in caso di tappo di cerume, come detto in precedenza, va consultato l’otorino per un’accurata visita specialistica. La diagnosi viene effettuata sulla base dell’otoscopia al fine di individuare le specificità anatomiche dell’individuo. Infatti, possibili alterazioni morfologiche soggettive del condotto uditivo esterno rendono l’orecchio anatomicamente diverso da paziente a paziente e, nello stesso paziente, un orecchio dall’altro.
Il medico provvederà a rimuovere il tappo di cerume mediante l’uso di emollienti e/o attraverso un’estrazione strumentale utilizzando: pinza di Hartmann, ansa da cerume, sonde o il più comune lavaggio auricolare mediante siringa o sistemi di irrigazione e aspirazione simultanea.
Nel lavaggio auricolare il getto dell'acqua deve essere direzionato verso la parete superiore del condotto, con una forza ben calibrata. Se ben eseguito, l'acqua creerà un vortice che asporterà il cerume senza ledere le delicate strutture dell'orecchio.
L’acqua sterile o soluzione fisiologica, utilizzata per l’irrigazione, deve avere una temperatura di 36-37 gradi, se è troppo calda o troppo fredda l’irrigazione può causare vertigini.
Il lavaggio auricolare è controindicato in presenza di otite media acuta, precedenti interventi chirurgici all’orecchio e perforazione della membrana timpanica.
In caso di tappo particolarmente duro, il medico, potrebbe ricorrere all’uso della “curette”. Si tratta di una specie di bastoncino che termina a uncino attraverso il quale si asporta, pezzo per pezzo, il tappo di cerume.
Conclusioni
L’orecchio è un organo che non ha bisogno del nostro aiuto per mantenersi pulito, e va sottolineato il fatto che il cerume non è “sporcizia” ma una sostanza naturalmente prodotta da un orecchio sano, dotata di un’attività protettiva e lubrificante. È sufficiente pulire l’esterno
dell’orecchio con un panno umido e dopo un bagno in piscina o a mare si consiglia di eliminare eventuali intrusi come acqua o sabbia con un leggero getto d’acqua nell’orecchio inclinando la testa.
In caso si avvertisse uno o più sintomi, precedentemente elencati, è opportuno rivolgersi a personale sanitario esperto per un’accurata valutazione otoscopia.