Frutta e verdura nello svezzamento: consigli pratici
La verdura è il primo alimento diverso dal latte che viene somministrato al bambino per far sì che si avvicini gradualmente al sapore del salato.
I pediatri consigliano di iniziare con la purea di verdure cotte, sotto forma di omogeneizzati o di passata, cui viene aggiunto solitamente un cucchiaino di olio extravergine d’oliva.
Il brodo di verdura funge da contenitore delle varie creme con cui si inizia lo svezzamento (crema di riso e di mais e tapioca in primis, che sono prive di glutine). Ogni tre-quattro giorni, al brodo di base si può aggiungere una verdura diversa, fermo restando che, generalmente, si parte con carote, zucchine, bietole.
Insieme alla verdura, anche la frutta compare nell’alimentazione all’inizio dello svezzamento: se non vi sono rischi di allergia del bimbo stesso o in famiglia, gli si può dare frutta cotta o fresca, preferibilmente di stagione e senza aggiunta di zucchero, da evitare quest’ultimo perché potrebbe stimolare la produzione di insulina nel sangue e la formazione di depositi di grasso. Via libera ai centrifugati fatti in casa a base di mela o pera, che sono i primi frutti di cui il bambino conosce il gusto e anche alla frutta in vasetto, che addirittura pare essere consigliata all’inizio dello svezzamento (fase in cui appunto il bimbo passa dall’alimentazione esclusiva a base di latte all’alimentazione a base di solidi), perché più digeribile e più sicura, in quanto viene sottoposta a controlli rigidi che per legge sono assolutamente indispensabili.