Il fluoro nell'igiene orale del bambino
A cura del
Dott. Alfredo Cappello
Medico chirurgo, Omeopata e specialista in Pediatria
La carie dentale rappresenta una delle patologie più diffuse nell’età pediatrica.
La placca batterica, un’alimentazione ricca di zuccheri e le cattive abitudini sono i principali fattori che la determinano. Da qui l’importanza della prevenzione con adeguate manovre di igiene orale non appena erompono i primi dentini.
Secondo le linee guida del Ministero della Salute la prevenzione della carie attraverso l’utilizzo del fluoro è necessaria per tutti gli individui.
Il Fluoro infatti agisce tramite due meccanismi di azione e cioè da un lato agisce sulle superfici dentali favorendo la remineralizzazione dello smalto, dall’altro esercita un effetto antimicrobico sui microrganismi della placca responsabili della produzione di acidi.
L’effetto di prevenzione del fluoro attraverso la via di somministrazione sistemica avviene solo durante lo stadio pre-eruttivo , cioè nella fase di mineralizzazione dei tessuti duri del dente.
Tuttavia numerosi studi sostengono la maggiore efficacia della fluoro profilassi per via topica rispetto a quella sistemica e ciò dipende dalla maggiore concentrazione di fluoro nel cavo orale che agisce sia nella fase d’eruzione che nelle fasi successive con un meccanismo di protezione locale.
Si ritiene che all’uso dei dentifrici fluorati sia dovuta la diminuzione della carie nei paesi industrializzati e pur tuttavia un apporto di fluoro elevato e protratto nel tempo durante l’età pediatrica può determinare la fluorosi dentale, un’anomalia di struttura acquisita dei tessuti duri del dente che si manifesta con piccoli puntini biancastri fino avere e proprie striature dello smalto e infine comparsa di macchie scure e/o marroni molto evidenti. Per tale motivo i composti fluorati (dentifrici, collutori ecc.) prevedono modalità di somministrazione e posologia differenti in base all’età e alle necessità dell’individuo.