
Perché ci sentiamo meglio al mattino? Ce lo dice la scienza
martedì 25 febbraio 2025 ore 09:49
Ti è mai capitato di andare a letto dopo una giornata storta, con il morale a terra, per poi svegliarti la mattina dopo con una sensazione di rinnovata leggerezza? Non è solo una tua impressione, la scienza lo conferma. Un ampio studio dell’University College di Londra (UCL) ha scoperto che, in generale, le persone si sentono meglio al mattino e peggio a mezzanotte. Ma non è tutto: il nostro benessere mentale cambia anche in base al giorno della settimana e alla stagione. Scopriamo insieme cosa dice questa ricerca e come possiamo usarla per vivere meglio.
Uno studio unico nel suo genere
Pubblicata sulla rivista BMJ Mental Health, questa ricerca è la più completa mai condotta sull’argomento. Ha coinvolto circa 50.000 adulti, che tra marzo 2020 e marzo 2022 hanno fornito quasi un milione di risposte a questionari regolari. Gli scienziati hanno analizzato vari aspetti del benessere:
- salute mentale (sintomi di depressione e ansia);
- felicità;
- soddisfazione di vita;
- senso di valore;
- solitudine.
Tenendo conto di fattori come età, salute fisica e occupazione, i risultati offrono un quadro chiaro e affidabile su come il nostro umore oscilli nel tempo.
I ritmi quotidiani: il mattino vince
Il dato più sorprendente? Il nostro benessere raggiunge il picco al mattino e tocca il minimo a mezzanotte. Che si tratti di felicità o di senso di vita degna di essere vissuta, ci svegliamo con un’energia positiva che tende a svanire durante la giornata. Perché succede? Gli esperti puntano il dito sul ritmo fisiologico associato all'orologio biologico. Infatti, il cortisolo, l’ormone che regola umore e motivazione, è più alto al risveglio e cala la sera. Insomma, il nostro corpo sembra programmato per darci una spinta nelle prime ore del giorno.
La settimana: stabilità e sorprese nei weekend
Durante la settimana lavorativa, la salute mentale è più stabile, probabilmente grazie alla routine. Ma nei weekend? Qui le cose si fanno interessanti, il benessere varia di più. La felicità e la soddisfazione di vita sono più alte il lunedì (un nuovo inizio) e il venerdì (l’attesa del riposo), mentre la domenica sembra essere il giorno più critico. I weekend, con meno impegni e più spazio per attività sociali o momenti di relax, possono portare sia picchi di gioia che cali emotivi.
Le stagioni: inverno giù, estate su
Non è un segreto che il freddo e il buio dell’inverno pesino sull’umore. Lo studio evidenzia che i sintomi di depressione e ansia aumentano nei mesi invernali, mentre felicità e soddisfazione calano. In estate, invece, complice la luce solare e il clima mite, ci sentiamo al top. Un’eccezione? La solitudine, che rimane stabile tutto l’anno, suggerendo che l’isolamento è un problema più profondo, meno legato a fattori esterni.
A differenza degli altri aspetti del benessere, la solitudine non segue schemi chiari. Non peggiora di notte, né d’inverno, né la domenica. Questo la rende un campanello d’allarme. Se gli alti e bassi dell’umore possono essere influenzati da luce o routine, il sentirsi soli è una sfida più costante, che richiede attenzione specifica.
Come usare queste scoperte nella vita di tutti i giorni
Questi risultati non sono solo curiosità scientifiche, ma possono aiutarci a gestire meglio le nostre giornate. Ecco alcuni spunti pratici:
- sfrutta il mattino. Sei più lucido e positivo? Pianifica riunioni, decisioni importanti o un po’ di tempo per te stesso nelle prime ore;
- preparati alla sera. Se sai che a mezzanotte potresti sentirti giù, crea una routine serale rilassante: una tisana, un buon libro o una chiacchierata con un amico;
- attenzione all’inverno. Con meno luce, prova a compensare con attività che ti ricaricano, come una passeggiata al sole.
Perché questi ritmi contano
Capire come il nostro umore cambia non è solo un esercizio accademico, ma è un modo per riprendere il controllo. Sapere che il mattino ci regala una marcia in più o che l’inverno può essere duro, ci aiuta a organizzarci meglio, a essere gentili con noi stessi nei momenti difficili e a chiedere aiuto quando serve. Questo studio dell’UCL non dà risposte definitive (è uno studio osservazionale, quindi non spiega le cause precise), ma apre una finestra sui nostri ritmi naturali.
Riflessioni conclusive
Il nostro benessere è in costante movimento, influenzato dall’ora, dal giorno e dalla stagione. Sapere che il mattino ci porta più lucidità, che il weekend può essere emotivamente altalenante e che l’inverno pesa sull’umore ci permette di affrontare meglio i momenti difficili e sfruttare quelli favorevoli. Adottare piccole strategie, come organizzare le attività più impegnative al mattino o proteggersi dai cali invernali, può fare la differenza. In fondo, non possiamo cambiare i ritmi naturali, ma possiamo usarli a nostro favore.