18 Ottobre 2024
Ricercatore effettua analisi su un piattino di laboratorio con del liquido rosso pieno di super batteri

Superbatteri e resistenza agli antibiotici: l’urgenza di nuove soluzioni

martedì 15 ottobre 2024 ore 14:33

L'antibioticoresistenza è oggi una delle emergenze sanitarie più gravi a livello globale. Solo in Italia, si stima che 11.000 persone muoiano ogni anno a causa di infezioni batteriche resistenti ai farmaci antimicrobici. Questa cifra sale a 35.000 in Europa e raggiunge il milione a livello mondiale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che, entro il 2050, l'antibioticoresistenza diventerà la prima causa di morte, superando malattie come il cancro e le patologie cardiovascolari.

Perché i batteri diventano resistenti?

La crisi dell'antibioticoresistenza è il risultato di decenni di uso eccessivo e spesso improprio degli antibiotici. Questi farmaci sono stati impiegati non solo in campo medico, ma anche nell'agricoltura e negli allevamenti, accelerando il processo evolutivo dei batteri. Più si usano gli antibiotici, più i batteri si adattano e sviluppano resistenza, riducendo l'efficacia di questi farmaci vitali. La comparsa di super batteri, come la Klebsiella e il Pseudomonas, è il risultato diretto di questo fenomeno.

Alcuni di questi batteri resistenti sono particolarmente letali e rappresentano una grave minaccia, come ad esempio: 

  • la Klebsiella che causa infezioni alle vie urinarie con un tasso di mortalità che arriva al 50%; 
  • il Pseudomonas, il quale può provocare infezioni osteoarticolari con un tasso di mortalità fino al 70%; 
  • l'Escherichia coli che è responsabile di diarrea sanguinolenta;
  • il Clostridium difficile che prolifera nell’intestino e può causare infezione e sintomi intestinali anche in età pediatrica.


La situazione in Italia: una battaglia difficile

L'Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dall'antibioticoresistenza. Nel 2022-2023, ben 430.000 pazienti ricoverati hanno contratto un'infezione ospedaliera causata da batteri resistenti, rappresentando l'8,2% del totale dei degenti, una percentuale molto più alta rispetto alla media europea del 6,5%. Solo il Portogallo presenta dati peggiori. Anche l'uso degli antibiotici in Italia è allarmante: quasi il 45% dei degenti riceve una prescrizione di antibiotici, contro una media UE del 33,7%. Inoltre, circa il 40% dei bambini italiani riceve almeno una prescrizione di antibiotici ogni anno.

Questo abuso di antibiotici ha un costo elevato per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Si stima che le infezioni causate da batteri resistenti occupino 2,7 milioni di posti letto l’anno, con un costo complessivo che supera i 2,4 miliardi di euro. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha recentemente definito l’antibioticoresistenzala nuova grande emergenza sanitaria globale” durante il G7 Salute tenutosi ad Ancona.

Le iniziative per combattere l'antibioticoresistenza

A livello globale, diversi Paesi stanno attivando strategie per affrontare l’antibioticoresistenza. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno stanziato 115 milioni di dollari per progetti di ricerca, puntando anche sull’intelligenza artificiale per lo sviluppo di nuovi farmaci. In Italia, dopo uno stanziamento iniziale di 40 milioni di euro, il governo ha deciso di investire ulteriormente nella ricerca con un piano organico che prevede sia incentivi per la ricerca (fase “push”) che misure per garantire la sostenibilità economica dei nuovi antibiotici (fase “pull”).

In particolare, l'Italia ha destinato 21 milioni di euro a Carb-X, un’organizzazione senza scopo di lucro che supporta lo sviluppo di antibiotici innovativi. Grazie a questa iniziativa, sono stati avviati oltre 100 progetti di ricerca, 18 dei quali hanno già completato i primi studi clinici sull’uomo e 2 sono già disponibili sul mercato. Inoltre, il governo prevede di destinare parte del fondo per i farmaci innovativi oncologici e non oncologici ai nuovi antibiotici, per garantirne la sostenibilità economica e l’accesso immediato da parte delle Regioni.

Il futuro della lotta ai superbatteri

La scoperta di nuovi antibiotici è fondamentale, ma da sola non basta. È essenziale che questi farmaci siano economicamente sostenibili per le aziende farmaceutiche, altrimenti rischiano di non arrivare mai sul mercato. Le nuove strategie messe in campo dall’Italia mirano proprio a integrare ricerca e sostenibilità economica, incentivando la produzione e la distribuzione di nuovi antibiotici.

La speranza è che nei prossimi anni si possano sviluppare almeno due o quattro nuovi antibiotici capaci di contrastare i batteri più resistenti. Tuttavia, è cruciale che gli antibiotici vengano utilizzati in modo responsabile per rallentare il processo di resistenza. Come ha sottolineato Guido Rasi, ex direttore dell'Agenzia Europea del Farmaco, “se gli antibiotici continueranno a essere usati in modo scorretto, l’antibioticoresistenza sarà inevitabile”.

Riflessioni conclusive

L’antibioticoresistenza è una minaccia reale e in costante crescita. Solo attraverso una combinazione di ricerca avanzata, uso consapevole degli antibiotici e politiche di supporto economico sarà possibile vincere la battaglia contro i superbatteri. Il futuro della salute pubblica dipende dalle azioni che intraprendiamo oggi.

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