21 Novembre 2024
Una donna con l'influenza si soffia il naso e beve una tisana da una tazza bianca

Influenza 2024: quando arriva, sintomi e prevenzione

venerdì 25 ottobre 2024 ore 07:50

La stagione influenzale 2024 è ormai alle porte, con i primi casi già segnalati e un picco previsto tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre. Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali) e professore presso l’Università Tor Vergata di Roma, “l’influenza potrebbe arrivare prima del solito, come è già successo negli ultimi anni”. A preoccupare particolarmente gli esperti è la forma influenzale che ha colpito l’Australia, più severa rispetto al passato, con oltre 15 milioni di persone contagiate e un aumento significativo delle ospedalizzazioni.


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Un virus aggressivo: l’esperienza australiana

L’Australia, spesso considerata un indicatore di ciò che accadrà nell’emisfero boreale, ha affrontato una stagione influenzale particolarmente intensa. Oltre al numero elevato di contagi, gli esperti hanno osservato la prevalenza del virus H3N2, una variante soprannominata "australiana", che ha mostrato una maggiore capacità di sfuggire alle difese immunitarie rispetto alle versioni precedenti. In Italia, il virus H3N2 è già stato isolato in alcune regioni, anche se finora i casi rimangono sporadici. Tuttavia, gli esperti invitano a non abbassare la guardia, poiché il picco è atteso a breve.

Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione di Igiene e medicina preventiva dell’Università di Milano, sottolinea che la scorsa stagione influenzale ha registrato in Italia oltre 14,5 milioni di casi di sindromi simil-influenzali. Quest’anno, gli esperti prevedono un numero simile o leggermente maggiore, con il possibile superamento dei 15 milioni di contagi. Tra i virus in circolazione, oltre all’H3N2, potrebbero comparire anche l’H1N1 e altri patogeni come il virus respiratorio sinciziale (RSV).

Sintomi e prevenzione: come difendersi dall’influenza

L’influenza si manifesta principalmente con febbre alta, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, e una generale sensazione di stanchezza. Nella maggior parte dei casi, la malattia dura dai due ai quattro giorni, ma nei soggetti più vulnerabili, come anziani e persone con patologie croniche, può causare complicazioni gravi, inclusa la polmonite.

Per evitare il contagio, è fondamentale adottare alcune misure preventive. Il professor Claudio Mastroianni, infettivologo all’Università La Sapienza di Roma, raccomanda di rispettare le norme igieniche di base, come lavarsi frequentemente le mani, coprirsi naso e bocca quando si tossisce o starnutisce, e areare gli ambienti chiusi. Ma la misura più efficace rimane la vaccinazione.

Vaccinarsi: la strategia migliore e novità dello spray nasale

Il vaccino antinfluenzale è la difesa più valida che abbiamo”, spiega Massimo Andreoni, “e questo è il momento giusto per farlo, poiché ci vogliono circa due settimane affinché l’immunità si sviluppi completamente”. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione soprattutto per le persone con più di 60 anni, le donne in gravidanza, i bambini piccoli, e chi soffre di malattie croniche. Quest’anno, la vaccinazione è offerta gratuitamente a questi gruppi, in modo da proteggere chi è maggiormente a rischio di complicanze.

Una delle novità della stagione 2024 è il vaccino spray nasale, autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), disponibile per bambini e adolescenti dai 2 ai 18 anni. Questo vaccino, somministrato sotto forma di spray, potrebbe facilitare l’immunizzazione tra i più piccoli, rendendo il processo meno invasivo rispetto alla classica iniezione.

Influenza e Covid-19: due nemici da combattere insieme

Anche se il Covid-19 non è più al centro delle preoccupazioni come negli anni scorsi, rimane una minaccia attiva, specialmente durante i mesi freddi. Massimo Andreoni ricorda che, solo nel 2024, il Covid ha provocato oltre 2.700 decessi in Italia. A differenza dell’influenza, il Covid circola durante tutto l’anno, ma tende a intensificarsi nei mesi invernali. Per questo, gli esperti raccomandano di considerare la vaccinazione contro entrambe le malattie, eventualmente eseguendola contemporaneamente, come permesso dalle attuali linee guida.

Conclusioni: alta la guardia, soprattutto per i soggetti a rischio

Con l’arrivo imminente della stagione influenzale, è fondamentale non sottovalutare i rischi, soprattutto per le persone più fragili. Il vaccino rappresenta la nostra migliore arma per limitare i contagi e prevenire complicazioni gravi, come ricoveri e l’uso eccessivo di antibiotici. La prevenzione passa anche da piccoli gesti quotidiani: igiene, attenzione ai sintomi e protezione degli altri restano pilastri fondamentali per affrontare al meglio l’influenza.

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