Meno positivi perché si fanno meno tamponi
giovedì 11 giugno 2020 ore 13:30
La Fondazione Gimbe, nel suo ultimo report, evidenzia la diminuzione dei tamponi eseguiti. Il trend dei tamponi totali nelle ultime 2 settimane risulta del -12,6%, mentre il trend dei tamponi diagnostici è crollato del 20,7% in prossimità delle riaperture del 4 maggio, per poi calare nuovamente del 18,1% in vista delle riaperture del 3 giugno. Infatti, i test eseguiti sono passati dai 442.052, fatti dal 17 al 24 maggio, ai 431.727, effettuati dal 25 al 31 maggio, per poi diminuire ancora nella settimana successiva (357.796).
Sotto la media nazionale c’è la Lombardia, i cui tamponi effettuati sono passati da 83.633 (25-31 maggio) ai 68.103 (1-7 giugno). Secondo la Fondazione sono proprio le regioni con una significativa circolazione del virus ad aver ulteriormente ridotto i tamponi diagnostici invece di potenziarli.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha concluso l’analisi denunciando che l’attività di testing non è più una priorità per molte regioni e se sommata ai ritardi, delle stesse, nella comunicazione dei dati porta a un quadro assai vago dell’effettivo del contagio oggi presente sul territorio.