Chioma di albero a forma di testa che vede volare le foglie dalla parte destra e a fianco c'è una selezione di carni rosse processate

Nuovo studio: relazione tra carne rossa lavorata e demenza

giovedì 16 gennaio 2025 ore 09:49

Un nuovo studio condotto da ricercatori di Harvard ha rivelato una preoccupante correlazione tra il consumo di carne rossa lavorata e un aumento del rischio di demenza. Secondo i risultati pubblicati sulla rivista Neurology, consumare frequentemente carne rossa lavorata come wurstel, hamburger e insaccati può accelerare il declino cognitivo, mentre sostituirla con alimenti come frutta secca, legumi e pesce riduce significativamente il rischio.

I pericoli della carne rossa lavorata: lo studio

Il maxi studio ha coinvolto oltre 133.000 individui, con un'età media di 49 anni, monitorati per un periodo di 43 anni. Tra questi, circa 11.000 hanno ricevuto una diagnosi di demenza. I partecipanti hanno compilato dettagliati questionari alimentari ogni due o quattro anni, dichiarando il consumo di oltre 150 alimenti diversi. L'analisi ha mostrato che coloro che consumavano maggiori quantità di carne rossa lavorata avevano un rischio del 14% più elevato di sviluppare demenza rispetto a chi ne consumava meno.

Gli esperti ipotizzano che il contenuto elevato di grassi saturi e sodio nella carne lavorata possa aumentare il rischio di demenza attraverso l'aumento della pressione sanguigna e il conseguente danno cerebrale. Inoltre, alcuni composti prodotti durante la digestione della carne lavorata potrebbero favorire l'aggregazione della proteina beta-amiloide, un segno distintivo dell'Alzheimer. Anche i nitriti presenti nella carne lavorata potrebbero danneggiare il DNA, compromettendo la salute delle cellule cerebrali.

Mangiare carne rossa e mantenere la salute: è possibile?

Mangiare carne rossa può far parte di uno stile di vita sano, ma gli esperti suggeriscono di ridurre la quantità per favorire la salute del cervello. Diversi studi hanno dimostrato che apportare piccole modifiche alla dieta, come sostituire la carne rossa lavorata con alternative più salutari, può avere un impatto significativo sulla riduzione del rischio di demenza.

I ricercatori hanno osservato che la sostituzione della carne rossa lavorata con altri alimenti comporta una riduzione del rischio di demenza. Lo studio ha evidenziato che sostituire una porzione giornaliera di carne lavorata con noci o legumi riduce il rischio del 19%, mentre il pesce è associato a una riduzione del 28%. Anche il consumo di pollo ha mostrato un beneficio, con una riduzione del rischio del 16%.

Heather M. Snyder, vicepresidente per le relazioni mediche e scientifiche dell'Alzheimer's Association, sottolinea l'importanza di una dieta equilibrata per la salute cognitiva. Secondo la dottoressa Snyder una dieta equilibrata, con meno cibi lavorati e più nutrienti essenziali, è stata collegata a un minor rischio di declino cognitivo, anche se non esiste un singolo alimento capace di prevenire o curare l'Alzheimer o altre forme di demenza, data la complessità di queste malattie.

Conclusioni e Raccomandazioni

I risultati di questo studio suggeriscono che una dieta ricca di carne rossa lavorata possa avere effetti negativi sulla salute cognitiva a lungo termine. Gli esperti raccomandano di ridurre il consumo di carne rossa lavorata e di sostituirla con fonti proteiche più salutari come legumi, noci e pesce per promuovere la salute del cervello. Queste scoperte potrebbero influenzare future linee guida dietetiche, ponendo maggiore enfasi su una dieta equilibrata e diversificata per la prevenzione della demenza.

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