16 Settembre 2024
Una donna con la mano destra aperta posta davanti al viso si protegge

Regione Puglia: aiuto alle donne vittime di violenza

venerdì 9 agosto 2024 ore 18:35

REGIONE PUGLIA - Approvate ieri, giovedì 8 agosto 2024, le Linee di indirizzo per l’accesso al contributo alle spese legali in favore delle donne vittime di violenza prese in carico dai Centri antiviolenza. Un sostegno economico che la giunta regionale ha previsto di erogare alle donne vittime di violenza fisica e maltrattamenti, residenti in Puglia, a parziale ristoro dei costi di assistenza legale in ambito civile e penale.

Il contributo regionale non potrà essere concesso per le spese ricomprese nel gratuito patrocinio a carico dello Stato ma può essere utilizzato come aiuto per tutte quelle spese legali sostenute nelle fasi propedeutiche al deposito degli atti giudiziari, anche in mancanza del successivo avvio del procedimento giudiziario.

Le Linee di indirizzo approvate ieri stabiliscono criteri, modalità di richiesta e di erogazione ed entità del contributo stesso. 

Fronte del Palazzo della Regione PugliaBeneficiarie del provvedimento sono tutte le donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica, di maltrattamenti o di atti persecutori, senza alcun limite di età.

L'iniziativa della nostra Regione segue la via maestra tracciata dalla nostra Costituzione, che ci insegna a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona”; queste le dichiarazioni del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che aggiunge: questo è vero a maggior ragione per le donne vittime di violenza di genere, in favore delle quali offriamo un aiuto concreto di ordine economico ma non solo, visto che il timore delle spese legali spesso frena l'impulso necessario di denunciare o di andare fino in fondo quando si denuncia. Confidiamo che grazie a questa misura le vittime di violenza da oggi abbiano meno paura di reagire e più fiducia nelle istituzioni che le tutela”.

Al Presidente Emiliano fa seguito la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano, che precisa quanto segue:

La novità riguarda l’ampliamento dei reati connessi ai casi di violenza per i quali le donne possono fruire del sostegno regionale, ma anche la previsione di contributi per consulenze tecniche di parte, sia nei procedimenti penali che civili, oltreché il sostegno economico durante l’attività stragiudiziale e/o prodromica alla causa. Sono inoltre riconosciute le spese che riguardano la redazione dell’atto di denuncia-querela e/o le investigazioni difensive, ampliando così le tutele offerte dallo Stato mediante il gratuito patrocinio. È costante l’impegno e il lavoro svolto dal dipartimento Welfare, unitamente alla rete regionale dei servizi antiviolenza, al fine di fornire ulteriori strumenti a sostegno delle donne vittime di violenza”.

La violenza contro le donne è ancora la violazione dei diritti umani più diffusa nel mondo.

Circa 736 milioni di donne, quasi una su tre, sono state sottoposte a violenza fisica e/o sessuale da parte del partner e questo dato è a dir poco agghiacciante.

Quattro donne su cinque (86%) vivono in paesi senza una solida tutela legale.

Nessuno stato al mondo è in grado di sradicare la violenza del partner e solo un quarto dispone di sistemi per monitorare e stanziare fondi per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile.

Nonostante la portata del problema e questo trend preoccupante, gli impegni finanziari per la prevenzione della violenza sulle donne rimangono molto limitati. Pochi governi nazionali hanno finanziato campagne davvero radicali o impiegato fondi significativi per porre fine a questo triste fenomeno. Bisogna lavorare sempre di più in quest’ottica: raggiungere l'uguaglianza di genere entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, non può rappresentare una mera visione utopica e sognatrice ma il frutto di sinergie messe in atto con la ferma volontà di raggiungere lo scopo prefissato. L’urgenza è massima. 

Ogni sforzo compiuto per la sicurezza e la salute psicofisica delle donne è un passo verso un mondo più sicuro, più equo e prospero, per questo apprezziamo quanto appena approvato dalla giunta regionale pugliese, auspicando interventi sempre più capillari a tutela di tutte le donne del mondo, senza distinzione alcuna. 

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