Ricette elettroniche bloccate. Proteste di medici e farmacisti
lunedì 04 novembre 2024 ore 07:18
La piattaforma delle ricette elettroniche sta affrontando seri problemi tecnici in diverse regioni italiane, creando disagi per medici, farmacisti e cittadini. Da settimane, il sistema che permette di trasmettere le prescrizioni digitali dal medico alla farmacia sta registrando continui malfunzionamenti, rallentando l’intero processo di erogazione dei farmaci. Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Puglia sono tra le regioni maggiormente colpite, ma le difficoltà non mancano anche altrove. Vediamo cosa sta succedendo, le ragioni di questi disservizi e le possibili soluzioni.
Problemi tecnici e disagi per i cittadini
Il problema principale risiede nel sistema di accoglienza centrale (SAC) gestito da Sogei, la piattaforma digitale che coordina la trasmissione delle ricette elettroniche verso il Fascicolo Sanitario Elettronico dei pazienti. Quando il sistema va in tilt, i farmacisti non possono vedere le prescrizioni digitali e i medici non riescono a caricare le ricette. Il risultato? I cittadini non riescono a ritirare i farmaci e, in molti casi, sono costretti a tornare alla vecchia ricetta cartacea, un sistema che dovrebbe ormai appartenere al passato.
L’infrastruttura informatica del SAC è stata creata per migliorare l’efficienza della sanità pubblica, ma presenta ancora molti limiti operativi. I disservizi più gravi si registrano nelle Regioni con una "stazione intermedia regionale" che collega i sistemi informatici locali con quello centrale. Questa complessità architettonica sembra aumentare il rischio di guasti e ritardi nella trasmissione dei dati. Anche se il problema è a macchia di leopardo, la situazione è critica perché sta rallentando l’intero flusso delle prescrizioni mediche.
La reazione delle istituzioni e le preoccupazioni di Federfarma
In risposta ai disagi, Federfarma ha inviato una circolare ai propri iscritti per informare delle difficoltà. La federazione, che rappresenta oltre 17.000 farmacie, teme che una dematerializzazione completa delle ricette (prevista dall’art. 54 del Disegno di Legge di bilancio 2025) possa aggravare la situazione. Il Disegno di Legge delega, infatti, alle Regioni la responsabilità di gestire la transizione verso le ricette esclusivamente digitali, ma senza indicazioni precise su come attuare il passaggio. La mancanza di linee guida operative rappresenta una sfida per medici e farmacisti, che temono ulteriori disservizi.
Di fronte a questa situazione, molti medici di famiglia richiedono uno slittamento della dematerializzazione completa. Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), ha definito “prematura” l’idea di abbandonare la ricetta cartacea, ricordando che i flussi informatici, sebbene utili, non sono ancora affidabili al 100%. I medici stanno riscontrando frequenti interruzioni nel sistema elettronico, che impediscono loro di completare le prescrizioni digitali e di conseguenza mettono in difficoltà i pazienti.
Riflessioni conclusive
Per garantire la transizione verso una sanità più digitale e allo stesso tempo evitare disagi ai cittadini, è necessario rafforzare l’infrastruttura tecnica e fornire un supporto operativo chiaro alle Regioni. Sogei e il Ministero dell’Economia dovranno collaborare per risolvere le criticità del sistema e fornire garanzie sulla stabilità del servizio. Fino a quel momento, però, la richiesta di medici e farmacisti è chiara: la ricetta cartacea deve rimanere una valida alternativa per assicurare continuità e tempestività nell’erogazione dei farmaci.