La Rete delle Reti rappresenta la vera novità del III millennio: da un lato demonizzata come un buco nero mangia identità e dall’altro quasi adorata come serbatoio ricco di potenzialità un tempo impensabili.
Sembra ormai una consuetudine sentir parlare di femminicidi, abusi e violenza sulle donne, senza citare poi la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, indetta per la prima volta il 25 novembre del 1999 dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite.
Nota a tutti è la locuzione latina di Giovenale “mens sana in corpore sano” (ovvero “una mente sana in un corpo sano”) e la sua interpretazione moderna secondo cui “per aver sane le facoltà dell'anima, bisogna aver sane anche quelle del corpo in virtù dell'unità psicofisica”.
Appartenere a questo secolo implica vivere la rivoluzione “rumorosa” che vede l’evoluzione del web da 1.0 a 2.0. Se negli anni novanta il web era caratterizzato da siti statici, ossia privi di qualsiasi possibilità di interazione con l’utente, eccetto per la navigazione ipertestuale...
Un recente studio condotto dalle Università della California e di Chicago ha evidenziato il nesso tra solitudine e deterioramento della qualità della vita: pare, addirittura, che la vita stessa si accorcerebbe, poiché la solitudine e l'emarginazione sociale aumenterebbero il rischio di malattie.
La parola “dipendenza”, da tempo ormai sdoganata e utilizzata dai più in maniera impropria e acontestuale, viene spesso associata ad una sostanza, ad esempio droga o altro, o ad un oggetto o ancora ad una pratica, come quella sessuale. Ma se l’oggetto in questione foste voi? O meglio, la relazione con voi?